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Le migrazioni planetarie messe in opera dai rivolgimenti storici e politici della fine del secolo scorso stanno sconvolgendo gli attuali assetti nazionali e sottoponendo le popolazioni a un rimescolamento identitario e linguistico a cui conseguono culture ibridate e la messa in discussione della legittimità dei canoni letterari. Le cosiddette letterature transnazionali allofone vengono disegnando la mappa sempre più allargata di un nuovo universo letterario costituito da scrittori "ubiqui", inclassificabili, la cui produzione narrativa e poetica sfugge alle definizioni di genere e pone l'accento sulle dinamiche linguistiche inerenti alle scritture in transito. Come si inserisce l'Italia in questo nuovo scenario letterario plurilingue? Con che risultati e prospettive? Dopo un primo capitolo introduttivo - un quadro generale della letteratura transnazionale italofona dall'esordio ufficiale, agli inizi degli anni Novanta, a oggi -, lo studio è specificamente dedicato all'italofonia poetica, la cui nascita è anticipata agli anni Sessanta, decennio in cui hanno avuto inizio le prime migrazioni "necessitate" verso l'Italia. Attraverso una panoramica cronologicamente ordinata di voci poetiche, presentate con ampie citazioni testuali e la produzione nazionale sempre in prospettiva, il volume si propone come luogo di un confronto dinamico fra le diverse espressioni della contemporanea scrittura poetica in italiano.